Il Consigliere Comunale di AN CARLO LAMURA, componente della Commissione ATTIVITA’ PRODUTTIVE del Consiglio Comunale di Napoli, in merito alle dichiarazioni rese dal Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi nel corso dell’audizione presso la commissione antimafia, tenutasi ieri in Roma, ha dichiarato
“E’ormai un anno che denuncio in Consiglio Comunale di Napoli la gravissima situazione vissuta da famiglie e imprese della nostra città e della Regione in riferimento al costo spropositato del credito applicato dagli istituti di credito nel mezzogiorno d’Italia. Le famiglie e i titolari meridionali di piccole e medie imprese non hanno più la possibilità di restituire i prestiti alle Banche e alle Società Finanziarie, debiti contratti in questi anni per sopravvivere ad una situazione di grave difficoltà economica che attanaglia in modo particolare la nostra città.
A questa situazione preoccupante che mette in luce, anche sul fronte dell’accesso al credito, quanto enorme sia il divario tra Nord e Sud del nostro Paese -continua Lamura- si aggiungono, in città, le discutibili e indiscriminate procedure di esazione dei tributi erariali e comunali gestite dalla concessionaria di riscossione GEST LINE procedure che generano un ulteriore e preoccupante disagio sociale, in virtù delle centinaia di migliaia di avvisi di pagamento per cartelle esattoriali relative a tributi non più esigibili o prescritti,con effetti devastanti anche sulla proprietà privata, attraverso l’attivazione di procedure ipotecarie sulle abitazioni dei malcapitati contribuenti e la conseguente vendita all’asta sulla base del valore catastale degli immobili, piuttosto che sul reale valore di mercato. Alleanza Nazionale - conclude Lamura - chiede un autorevole e sollecito intervento del Prefetto di Napoli per la sospensione anche temporanea delle procedure di vendita giudiziaria, al fine di verificare la corretta esecuzione e la legittimità delle procedure adottate da GEST LINE, nonché dagli Enti impositori quali il Comune di Napoli che troppo spesso omettono di effettuare gli sgravi di somme non dovute entro i termini prescritti dalla legge, anche in presenza di sentenze degli organi giudiziari preposti. (Giudice di Pace e Commissioni Tributarie)”.
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