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LAMURA ( AN – PDL ): ANNONA, LOCALI INAGIBILI E DATI INACCESSIBILI
Lamura: “ Il trasloco degli uffici dell’Annona dalle rampe di Brancaccio a via Oronzo di Massa rappresenta un passo indietro, con un aggravio di lavoro per i dipendenti e con gravissimi disagi per gli utenti. Invece di tendere ad una struttura unica,...
LAMURA A.N.- PDL: “Il Sindaco Iervolino, dopo le riflessioni sul voto, decida in fretta: dimissioni immediate per il rilancio della Città”!
Il Capogruppo di An in Consiglio Comunale di Napoli Carlo Lamura, in merito alle affermazioni della senatrice del P.D. Anna Finocchiaro che a Porta a Porta ha invitato alle dimissioni il Sindaco di Napoli, ha dichiarato:
LAMURA A.N.: “SI DIMETTA IMMEDIATAMENTE IL DIFENSORE CIVICO PEDERSOLI, STRUMENTO POLITICO NELLE MANI DELLA GIUNTA IERVOLINO”.
Il Capogruppo di An in Consiglio Comunale di Napoli Carlo Lamura, nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi nella sede del gruppo di A.N. al Comune di Napoli,in merito alla bocciatura strumentale dell’atto deliberativo della 1° Municipal...
SAN CARLO, PDL: IERVOLINO SFUGGE ALLE SUE RESPONSABILITA’
Lamura: Credo che l’assenza della Iervolino di venerdì sia stata istituzionalmente una grossa leggerezza, nonchè una scorrettezza notevole. È sfuggita alla sue responsabilità, perché sente su di se il peso dei tagli drastici ai fondi
BAGNOLI, OK DALLA DIFESA: VIA AL PIANO CASE.
IL MINISTRO DELLA DIFESA, LA RUSSA, HA RISPOSTO ALLE SOLLECITAZIONI VENUTE DAL CAPOGRUPPO COMUNALE DI AN CARLO LAMURA, COMPONENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA SULLE ATTIVITA’ DELLA STU.
LAMURA: Facendo tesoro degli insegnamenti del vice ministro Adolfo Urso, che ha sempre privilegiato la concertazione e la collaborazione istituzionale, mi sono attivato per mettere in contatto la STU con il ministero, che ha dato ampia disponibilità...
LAMURA, PDL : Il rinvio del Consiglio Comunale, un provvedimento di buon senso.
Carlo Lamura: “Il P.d.L. non è pregiudizialmente contrario all’ atto deliberativo della Giunta Jervolino sul cosiddetto “Piano Casa,” che smentisce le ingessature e i vincoli rigidi imposti solo 10 anni orsono dalla stessa maggioranza di centro sinistra con l’approvazione del Piano Regolatore Generale della città di Napoli – esordisce Lamura - “.
“ Se con questo provvedimento la giunta Jervolino cambia registro è perché era completamente sbagliata l’impostazione del PRG che, di fatto, ha bloccato in questi anni ogni possibilità di nuova edilizia in città alimentando l’abusivismo di necessità e favorendo l’esodo di migliaia di famiglie napoletane verso i comuni dell’ hinterland, per trovare nuove abitazioni e a prezzi assolutamente più convenienti”.
“Tuttavia la maggioranza di centro-sinistra – continua il Capogruppo del P.d.L. - è spaccata al suo interno anche su questo provvedimento troppo frettolosamente portato all’attenzione del Consiglio Comunale. Lo dimostrano le continue revoche delle sedute di Consiglio e il ripetersi del mancato raggiungimento del numero legale. E’ per questo motivo che il PdL ha proposto la “cancellazione” delle sedute dell’assise cittadina già programmate, raccogliendo il consenso dei gruppi politici di maggioranza e dello stesso Presidente del Consiglio Comunale.
“ Siamo convinti – aggiunge Lamura - che un provvedimento così importante per Napoli non possa esaurirsi in una sola seduta di Consiglio Comunale. La tempistica imposta dalla legge regionale è troppo stringente e inopportuna. Vi è al contrario la necessità di un sereno,approfondito e proficuo confronto con le parti sociali, le Università napoletane, le categorie imprenditoriali del settore, al fine di licenziare un provvedimento che può costituire, se condiviso, un concreto strumento di sviluppo della città per i prossimi 30 anni.
“E’ tuttavia oltremodo indispensabile evitare ogni forma possibile di speculazione - conclude il capogruppo del PdL – e pertanto va chiarito senza ombra di dubbio l’attuale sperequazione prevista nel deliberato, ove in aree omogenee della zona orientale è consentito un robusto incremento abitativo e, in altre aree limitrofe, tale opportunità è negata o fortemente ridimensionata. Così come è necessario conoscere, sempre negli ambiti della ex zona industriale, i siti che potranno ospitare nuove attività produttive previste dal provvedimento governativo per la istituzione della zona franca urbana, al fine di armonizzare l’esigenza abitativa con quella dello sviluppo e dell’occupazione.