comunicati stampa

venerdì 5 marzo 2010

In merito alla notizia del nuovo Bando di Concorso per 104 Dirigenti, il Capogruppo del PDL Carlo Lamura e il Vice Presidente del Consiglio comunale di Napoli Vincenzo Moretto hanno dichiarato:

“Siamo veramente sconcertati dalla ennesima e volgare iniziativa clientelare posta in essere dall’Amministrazione comunale di Napoli con l’ulteriore Bando di Concorso per 104 Dirigenti, che vanno ad aggiungersi ai 534 posti già banditi nelle scorse settimane”.
“Ormai non c’è più limite al pudore e alla sfrontatezza di una Amministrazione che sforna concorsi in piena campagna elettorale per il rinnovo Consiglio Regionale, – continuano gli esponenti del PDL Lamura e Moretto - con la promessa più o meno celata, di procedere alle assunzioni guarda caso, in coincidenza con le elezioni comunali della primavera 2011. Un tentativo di “captatio benevolentiae” fin troppo eloquente che tradisce inequivocabilmente l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale nei confronti delle migliaia e migliaia di giovani studenti e disoccupati napoletani, che non riusciranno ad assicurarsi il tanto agognato posto di lavoro nel Comune di Napoli”.

“E la prova più lampante viene proprio da questo nuovo Concorso per Dirigenti, bandito in queste ultime ore, che gli addetti ai lavori sanno bene essere riservato esclusivamente agli attuali Staffisti, Capi Segreteria e Consulenti dei diversi Assessori comunali, - aggiungono i due Consiglieri del PDL - soggetti che aspirano alla stabilizzazione del loro rapporto di lavoro con il Comune di Napoli, prima delle nuove elezioni amministrative del prossimo anno, senza alcun posto ulteriore da offrire ai giovani laureati napoletani”.

“Il vero dramma – concludono Lamura e Moretto - è che i 638 posti complessivi messi a Concorso dal Comune, superano di gran lunga il numero dei posti che il Governo italiano ha bandito negli ultimi 2 anni per tutte le amministrazioni dello Stato e su tutto il territorio nazionale. Tanto per esigenze di bilancio che spinge il Governo a contenere il numero dei dipendenti pubblici da inserire negli organici, pur sottodimensionati, dei vari Enti dello Stato. Ed è proprio la materia del bilancio fallimentare del Comune la pietra dello scandalo di questa triste vicenda dei concorsi pubblici di Palazzo San Giacomo. Con quale ulteriore iniziativa di “finanza creativa” si riuscirà a pagare gli stipendi per i 600 nuovi dipendenti? Come si riuscirà a far fronte a questi nuovi impegni se attualmente non c’è in cassa neanche 1 Euro per le nostre strade dissestate o per pagare i fornitori del Comune o anche pagare le spettanze per le rette dei bambini ospiti delle Case Famiglia ?”.