Lo sconcertante trattamento riservato a Casapound – esordisce il consigliere Lamura – conferma, senza ombra di dubbio, l’ostilità dell’amministrazione comunale nei confronti di esperienze socio-culturali che, seppur prolifiche e positive per il rilancio del territorio ed il recupero di fasce sociali a rischio, sono segnate irreversibilmente dalla pseudo “disgrazia” di non appartenere al partito di maggioranza o ai fedeli e nostalgici alleati marxisti. L’occupazione abusiva di un altro centro sociale a pochissima distanza dall’ex complesso di San Raffaele da parte di “Rete antifascista” e le operazioni di sgombero che hanno coinvolto parallelamente sia i locali di via Schipa che quelli occupati dai giovani di Casapound, appaiono come il subdolo tentativo da parte del Sindaco e dei suoi collaboratori di giustificare agli occhi dell’opinione pubblica un atto di forza, spacciato come atto di legalità, ma in realtà dettato da una pura avversione di carattere ideologico, oltre che dalle odiose ed insistenti pressioni esercitate sul Primo cittadino da alcuni personaggi istituzionali, ben conosciuti anche dalle forze dell’ordine e per diversi e gravi motivi! A questo punto -rilancia il Capogruppo - mi aspetto al più presto una calendarizzazione degli sfratti, che garantisca nell’immediato il recupero per usi pubblici delle strutture abusivamente sottratte ai cittadini e il ripristino della più totale “normalità”. La Jervolino -conclude Lamura - dovrà necessariamente proseguire nell’attività di sgombero di tutte le strutture occupate abusivamente, a partire dai locali di via Cardinale Prisco, che dovrebbero, invece, ospitare la Quinta unità operativa della polizia locale e il servizio tecnico della Terza municipalità, per dimostrare di non esercitare una mera “persecuzione”, ma una politica ispirata alla legalità ed orientata al recupero di ingenti risorse economiche altrimenti sprecate.
Si ringrazia per la collaborazione
L’Addetto Stampa. Federica Arfè.
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