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Lamura, Mussolini e il Cap. Paglia, Medaglia d’oro al Valor Militare, all’hotel Serius. ( Foto )
Nel corso della manifestazione organizzata dal Circolo di AN di Fuorigrotta, per la presentazione dei candidati alla Camera dei Deputati per il PDL, il consigliere comunale Lamura ha aperto i lavori tra l’entusiasmo generale dei cittadini che gremiva...
LAMURA (AN): “Sciogliere il Commissariato per l’emergenza rifiuti!
Affidare a Bertolaso il ruolo di Super Prefetto per la velocizzazione dei lavori del termovalorizzatore di Acerra e per gli altri impianti previsti !!!”.
“Piuttosto che un nuovo Commissario per l’emergenza rifiuti, occorrerebbe un Commissariato Straordinario per la velocizzazione dei lavori del termovalorizzatore di Acerra, ancora incompleto ed inattivo nonostante i 14 anni di scellerata ed allegra at...
LAMURA (AN) riapre Via Marconi: un grande risultato di AN per la Città!
Il Consiglio Comunale di Napoli riunitosi il giorno 7 novembre us. per esprimere parere favorevole alla realizzazione della nuova sede del polo tecnologico del CNR in Via G. Marconi a Fuorigrotta,ha approvato un ordine del giorno di accompagnamento ...
Lamura:" Provvedimenti del genere oltre ad essere inefficaci sottol’aspetto della tutela ambientale, rischiano soltanto di causare un ulteriore danno di immagine per la città che assiste impotente ad un preoccupante fenomeno di violazione di massa de...
LAMURA (CAPOGRUPPO PDL) “Il Comune non paga: le scuole rischiano di tagliare il servizio mensa. ”
Neanche la scuola si sottrae alla politica economica scellerata e agli sperperi del centro-sinistra. Così esordisce Lamura, capogruppo della Pdl, nel commentare la delicata situazione in cui versano alcune scuole della II e della III municipalità. Il Comune di Napoli è debitore dal 2007 di circa 1.500.000 euro annui per il servizio mensa nei confronti di numerosi plessi scolastici e conferma in questo modo la sua incapacità nell’amministrare e collocare adeguatamente le risorse disponibili. Le scuole dell’infanzia effettuano la refezione su più di cinque turni a settimana per un costo annuo totale di 30.000 euro. Le scuole primarie garantiscono lo stesso servizio per due volte a settimana, il che equivale ad una spesa di 10.000 euro all’anno. Esauriti i fondi, i dirigenti scolastici si sono visti costretti a procedere a dolorosi tagli dell’organico, sacrificando parte del personale ATA. Le gare d’appalto, condotte al massimo ribasso dalle municipalità, hanno spinto i fornitori a non garantire la fondamentale figura del refezionista e a scaricare sulle scuole l’onere di organizzare un servizio mensa adeguato, nonché lo sgradevole, se non impossibile compito di attingere ad un personale ridotto ai minimi termini ed in attesa, ormai da tempi biblici, della busta paga. Privare le scuole della necessaria refezione – incalza Lamura – significa costringere gli studenti a “ pranzi fai da te”, che potrebbero mettere a repentaglio qualsiasi misura di sicurezza igienico-sanitaria. Gli istituti della II e III municipalità, cui si associano i dirigenti scolastici della V e dell’ VIII si limitano a richiedere che il servizio di distribuzione dei pasti non coinvolga il personale scolastico, ma la ditta vincitrice dell’appalto e/o l’amministrazione comunale, da sole in grado di garantire una corretta prassi igienica. Allo stato attuale, che i debiti di qualsiasi genere vengano sanati sembra essere un’utopia, eppure il comune si dimostra capace di arricchire la propria sostanziale inadempienza con nuovi contributi- conclude Lamura - privando le scuole e gli studenti di un servizio-diritto elementare e perciò sacrosanto.