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LAMURA (AN):”Rivedere il progetto della stazione della linea 6 in piazza Lala, ripristinare la circolazione in Viale Augusto“
Nel corso della seduta della commissione mobilità del consiglio comunale di Napoli, alla presenza dei progettisti dell’Ansaldo, dei tecnici del comune di Napoli, della municipalità 10^ e dei Vigili Urbani sul tema della rivisitazione del progetto del...
“BILANCIO: UN BUCO DI 6 MILIONI PER LE CASE FAMIGLIA”
I CONSIGLIERI SCHIFONE E LAMURA HANNO DICHIARATO:
La pesante situazione del Bilancio del Comune di Napoli rischia di aggravarsi ancora di più per la denuncia della mancanza di copertura finanziaria del fabbisogno delle Case Famiglia per i Mino...
Lamura e Schifone (A.N.): Il Comune di Napoli salvi il “ Bialbero Karama” simbolo della marineria napoletana!!!
“E’ sconcertante apprendere la notizia della demolizione del panfilo “ Karama”, un bialbero degli anni ’30 appartenuto all’ex Sindaco di Napoli Achille Lauro e attualmente abbandonato nei cantieri Gatto del porto di Salerno, tra il disinteresse ge...
LAMURA (AN): “VELARDI ARRIVA IN RITARDO:
“ IN CONSIGLIO COMUNALE IL P.D.L. MODIFICHERA’ LA DELIBERA SUL FORUM DELLE CULTURE!”.
“Alleanza Nazionale aggiunge il Capogruppo in Consiglio Comunale, è sicuramente molto più preoccupata di Velardi del fatto che il Forum delle Culture possa trasformarsi una grande “Festa dell’Unità”. Ma proprio per questo A.N. e tutto il PDL condurrà...
LAMURA (CAPOGRUPPO PDL) “Il Comune non paga: le scuole rischiano di tagliare il servizio mensa. ”
Neanche la scuola si sottrae alla politica economica scellerata e agli sperperi del centro-sinistra. Così esordisce Lamura, capogruppo della Pdl, nel commentare la delicata situazione in cui versano alcune scuole della II e della III municipalità. Il Comune di Napoli è debitore dal 2007 di circa 1.500.000 euro annui per il servizio mensa nei confronti di numerosi plessi scolastici e conferma in questo modo la sua incapacità nell’amministrare e collocare adeguatamente le risorse disponibili. Le scuole dell’infanzia effettuano la refezione su più di cinque turni a settimana per un costo annuo totale di 30.000 euro. Le scuole primarie garantiscono lo stesso servizio per due volte a settimana, il che equivale ad una spesa di 10.000 euro all’anno. Esauriti i fondi, i dirigenti scolastici si sono visti costretti a procedere a dolorosi tagli dell’organico, sacrificando parte del personale ATA. Le gare d’appalto, condotte al massimo ribasso dalle municipalità, hanno spinto i fornitori a non garantire la fondamentale figura del refezionista e a scaricare sulle scuole l’onere di organizzare un servizio mensa adeguato, nonché lo sgradevole, se non impossibile compito di attingere ad un personale ridotto ai minimi termini ed in attesa, ormai da tempi biblici, della busta paga. Privare le scuole della necessaria refezione – incalza Lamura – significa costringere gli studenti a “ pranzi fai da te”, che potrebbero mettere a repentaglio qualsiasi misura di sicurezza igienico-sanitaria. Gli istituti della II e III municipalità, cui si associano i dirigenti scolastici della V e dell’ VIII si limitano a richiedere che il servizio di distribuzione dei pasti non coinvolga il personale scolastico, ma la ditta vincitrice dell’appalto e/o l’amministrazione comunale, da sole in grado di garantire una corretta prassi igienica. Allo stato attuale, che i debiti di qualsiasi genere vengano sanati sembra essere un’utopia, eppure il comune si dimostra capace di arricchire la propria sostanziale inadempienza con nuovi contributi- conclude Lamura - privando le scuole e gli studenti di un servizio-diritto elementare e perciò sacrosanto.