Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
FORUM CULTURE: AN, CENTROSINISTRA DILAPIDA RISORSE PUBBLICHE.
LAMURA:" Accampamento della Pace verso il Forum delle Culture è costata oltre un milione di euro. Una somma enrme della quale occorre chiarire la piena legittimaità di utilizzo."
GRUPPO CONSILIARE DI AN:” Fiducia nell’operato della Magistratura ma è urgente fare piena luce sulla posizione del collega Marco Nonno “
Il capogruppo di Alleanza Nazionale al Comune di Napoli Carlo Lamura ha inoltrato una nota a nome del gruppo consiliare di AN sulla vicenda degli arresti per gli scontri di Pianura.
«Siamo fiduciosi nell’operato della Magistratura napole...
LAMURA (AN) E AMBROSINO (F.I.):
” La sinistra non alimenti contrapposizioni razziali “
I Capi Gruppo Consiliari di A.N. e F.I Carlo Lamura, e Raffaele Ambrosino, in merito alla manifestazione antirazzista di Caserta di sabato 4 ottobre hanno reso la seguente dichiarazione:
“Esprimiamo la più totale e convita solidarietà agli ext...
LAMURA (CAPOGRUPPO PDL) “Il Comune non paga: le scuole rischiano di tagliare il servizio mensa. ”
Neanche la scuola si sottrae alla politica economica scellerata e agli sperperi del centro-sinistra. Così esordisce Lamura, capogruppo della Pdl, nel commentare la delicata situazione in cui versano alcune scuole della II e della III municipalità. Il Comune di Napoli è debitore dal 2007 di circa 1.500.000 euro annui per il servizio mensa nei confronti di numerosi plessi scolastici e conferma in questo modo la sua incapacità nell’amministrare e collocare adeguatamente le risorse disponibili. Le scuole dell’infanzia effettuano la refezione su più di cinque turni a settimana per un costo annuo totale di 30.000 euro. Le scuole primarie garantiscono lo stesso servizio per due volte a settimana, il che equivale ad una spesa di 10.000 euro all’anno. Esauriti i fondi, i dirigenti scolastici si sono visti costretti a procedere a dolorosi tagli dell’organico, sacrificando parte del personale ATA. Le gare d’appalto, condotte al massimo ribasso dalle municipalità, hanno spinto i fornitori a non garantire la fondamentale figura del refezionista e a scaricare sulle scuole l’onere di organizzare un servizio mensa adeguato, nonché lo sgradevole, se non impossibile compito di attingere ad un personale ridotto ai minimi termini ed in attesa, ormai da tempi biblici, della busta paga. Privare le scuole della necessaria refezione – incalza Lamura – significa costringere gli studenti a “ pranzi fai da te”, che potrebbero mettere a repentaglio qualsiasi misura di sicurezza igienico-sanitaria. Gli istituti della II e III municipalità, cui si associano i dirigenti scolastici della V e dell’ VIII si limitano a richiedere che il servizio di distribuzione dei pasti non coinvolga il personale scolastico, ma la ditta vincitrice dell’appalto e/o l’amministrazione comunale, da sole in grado di garantire una corretta prassi igienica. Allo stato attuale, che i debiti di qualsiasi genere vengano sanati sembra essere un’utopia, eppure il comune si dimostra capace di arricchire la propria sostanziale inadempienza con nuovi contributi- conclude Lamura - privando le scuole e gli studenti di un servizio-diritto elementare e perciò sacrosanto.