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LAMURA P.d.L: DEFICIT SANITA’ IN CAMPANIA:
CALDORO SEGUA L’ESEMPIO DI DAVID CAMERON !!
“La notizia della tragica fine della infermiera dell’ospedale San Paolo suscita profondo dolore, commozione e sgomento .” E’ la dichiarazione a caldo del Capogruppo del PdL Carlo Lamura , che è anche dipendente della ASL NA 1. ...
Lamura: Errata l’azione del Sindaco Commissario di Governo per la contemporanea apertura di nuovi cantieri al Vomero
«Siamo solidali con i cittadini del Vomero che protestano civilmente contro la discutibile decisione di aprire ancora nuovi cantieri per la realizzazione dei parcheggi previsti dal PUP (piano urbano parcheggi). Siamo fortemente preoccupati anch...
PDL: Gravi anomalie nella gestione del Patrimonio immobiliare del Comune di Napoli
Il Capogruppo del Pdl al Comune di Napoli Carlo Lamura e il Vice Presidente del Consiglio Comunale Enzo Moretto ed il Coordinatore del PdL Marcello Taglialatela, hanno tenuto una conferenza stampa per sottolineare le criticità e le anomalie gravi de...
LAMURA e Schifone (PdL): “Dimissioni immediate dell’Assessore al Personale Amaturo”.
“Il Sindaco Jervolino e i suoi Assessori hanno ormai la certezza che il loro tempo è finito. Sanno che la prossima tornata elettorale, quella per il Comune, costituirà ancora una volta una grave debacle per il centrosinistra”. “Ed è nell’...
LAMURA P.d.L: “TRA LE OPERE PUBBLICHE INCOMPIUTE DELLA GIUNTA JERVOLINO ..... C’È SPAZIO ANCHE PER IL GOVERNATORE BASSOLINO !!!!”
Il capogruppo del P.d.L al Consiglio Comunale di Napoli in merito alla mancata apertura al traffico della nuova bretella di Via Sartania per il collegamento veloce tra Agnano e Pianura ha dichiarato:
ANCORA DUE CASI DI CATTIVA AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI NAPOLI:BANCA D’ITALIA E ROMEO SPA "SPOGLIANO" IL PATRIMONIO!
Lamura: E’ sconcertante il comportamento dell’amministrazione che corre ai ripari soltanto quando viene chiamata in giudizio. Il caso della Banca d’Italia, così come lo scontro con la Romeo, dimostrano la totale assenza di una gestione corretta e oculata della cosa pubblica, condannando il Comune a perdere pezzi sempre più consistenti del patrimonio immobiliare o a versare somme sproporzionate di denaro pubblico a quei privati che gestiscono funzioni delicate e strategiche, in piena autonomia e senza alcun controllo dell’ente.