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LAMURA (P.d.L.) “No alla chiusura del laboratorio di analisi del Distretto 25 dell’ASL Napoli 1
di Fuorigrotta e Bagnoli.”
In merito alla notizia dell’imminente chiusura del laboratorio di analisi del Distretto Sanitario n°25 ospitato presso la sede ex INAM di via Winspeare a Fuorigrotta, il Capogruppo del P.d.L. Carlo Lamura ha dichiarato: "Rivolgo un accorato ...
LAMURA (P.d.L.) “Continuano le "infornate" di personale nelle partecipate del Comune di Napoli”
Si è materializzata l’ennesima prova che il Comune di Napoli, in prossimità delle elezioni amministrative di primavera, si accinge a "rinpinguare" gli organici delle sue società partecipate - è questa la dichiarazione a caldo del Capogruppo del...
Nel corso della odierna Conferenza Stampa del Gruppo del P.d.L. in Consiglio Comunale di Napoli, sono state illustrate le pesanti anomalie procedurali del Concorso pubblico per 534 posti nell’organico del Comune di Napoli, relativamente alla ma...
LAMURA (PdL):La Gestione Fallimentare del Patrimonio Immobiliare del Comune di Napoli: “Un Bubbone più volte denunciato dal PdL”.
Per anni in Consiglio Comunale le forze politiche di opposizione hanno denunciato gli sperperi e il lassismo degli amministratori di centro-sinistra, in ordine alla fallimentare gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli – dichiara il C...
PDL, NO alla riduzione del servizio delle Funicolari cittadine !!
Il capogruppo del PdL Carlo Lamura, componete della Commissione Mobilità e Trasporti del Consiglio Comunale di Napoli, nel corso dell’audizione dell’Assessore Nuzzolo e dell’A.D. Di Metronapoli Ing. Sannino in merito al provvedimen...
LAMURA A.N.: La Corte dei Conti interviene a seguito dell’interrogazione relativa al buco di oltre 30 milioni di euro per imposte evase dal Comune di Napoli !
Il Capogruppo di An in Consiglio Comunale di Napoli Carlo Lamura, nell’ultima seduta di Consiglio convocata per la discussione sul bilancio, ha dichiarato:
“Risulta che la Procura Regionale della Corte dei Conti nei giorni scorsi ha notificato a dirigenti e funzionari del Comune ”inviti a produrre” in relazione ad una mia interrogazione relativa ad un buco di oltre 30 milioni di euro scaturito da imposte dovute e non versate all’Erario dello Stato. Le infedeli denunce IVA ed IRPEF da parte del Comune di Napoli furono scoperte dalla G.d.F diversi anni orsono ed innescarono un contenzioso tributario con l’Agenzia delle Entrate, che ha visto il Comune di Napoli soccombente nei vari gradi di giudizio tributario. Ciò ha provocato, non solo l’aumento vertiginoso degli interessi, ma anche uno sperpero notevole per spese legali, essendo l’ente locale difeso da un professionista esterno, i cui onorari sono stimati in oltre 500mila euro”. “Stranamente il Comune di Napoli - aggiunge Lamura – non approfittò della possibilità di chiudere il contenzioso pagando solo il 10% degli importi da pagare (tre milioni di euro) facendo ricorso alle agevolazioni previste dalla legge del 27/12/07 n. 289 (condono fiscale di Tremonti). La grave negligenza e la incompetenza amministrativo – contabile dimostrata dai vertici comunali, ha fatto si che lo scorso anno, a seguito delle minacce di pignoramento da parte di Equitaliapolis per le cifre messe a ruolo a seguito delle sentenze dei giudici tributari, Il Comune di Napoli è stato costretto a rinunciare a circa 10 milioni di euro di rimborsi IVA da parte dello Stato; cifra trattenuta per compensazione del debito con l’ Agenzia delle Entrate”. “Ad aggravare il quadro contabile –continua il capogruppo di A.N. - è il fatto che, colpevolmente, l’Amministrazione Comunale non ha previsto nelle manovre di bilancio passate e nemmeno di quella in discussione in questi giorni, l’accantonamento di somme indispensabili per fronteggiare le soccombenze nei giudizi pendenti innanzi la magistratura tributaria, benché tale necessità sia stata più volte richiamata anche dal Collegio dei Revisori del Comune di Napoli “. “ Quello che emerge – conclude Lamura - è che l’amministrazione di centrosinistra per manifesta incapacità, ha provocato un danno enorme alle casse comunali, già peraltro disastrate, dilazionando nel tempo questi debiti insoluti e trasferendo “ questo bubbone ” alle future amministrazioni cittadine.