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In memoria dello Stato corona di fiori a Villa Rosebery
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Lo Stato a Napoli è morto, per questo gli esponenti campani di Alleanza nazionale oggi hanno posto una corona di fiori davanti Villa Rosebery, residenza del presidente della Repubblica. La folt...
LAMURA:"Ci sono gravissimi e imperdonabili ritardi nella nella riqualificazione dell’area di Bagnoli e più ancora nelle opere di bonifica degli ex siti industriali"
LAMURA (AN): “ RILANCIAMO L’IMMAGINE DELLA CITTA’PROGRAMMANDO INSIEME UNA KERMESSE INTERNAZIONALE DELLA MODA!”
Il Consigliere Comunale di Alleanza Nazionale Carlo Lamura, componente della Commissione Attività produttive del Consiglio Comunale di Napoli, in merito alle polemiche suscitate dal calo di presenze turistiche in Città, ha dichiarato:
LAMURA (AN):”Rivedere il progetto della stazione della linea 6 in piazza Lala, ripristinare la circolazione in Viale Augusto“
Nel corso della seduta della commissione mobilità del consiglio comunale di Napoli, alla presenza dei progettisti dell’Ansaldo, dei tecnici del comune di Napoli, della municipalità 10^ e dei Vigili Urbani sul tema della rivisitazione del progetto della stazione “Lala” della linea 6, il Consigliere comunale di A.N. Carlo Lamura, ha dichiarato:
“Sono sinceramente sconcertato per il silenzio assordante della Ansaldo sulla richiesta posta dalla Commissione Mobilità, da oltre un anno, di rivedere il progetto della stazione “Lala” della linea 6 la cui realizzazione ha determinato l’interdizione al traffico di un tratto del Viale Augusto e la conseguente creazione del gomito viario in Piazza Lala, con preoccupanti e fin troppo evidenti incrementi, tanto del traffico automobilistico, quanto dell’inquinamento atmosferico e acustico in un area già particolarmente congestionata della città”. “Occorre immediatamente intervenire – aggiunge il consigliere Lamura – per ricercare una soluzione architettonica e viabilistica che rimuova, in tempi rapidi, le criticità che si sono sin qui manifestate. La cittadinanza è allo stremo e nascono come i funghi comitati spontanei di cittadini che lamentano la impossibilità di convivere con le gravi problematiche ambientali generate da questo progetto”.