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Lamura (Pdl): la Banca del Sud, un volano per il mezzogiorno
In merito alla notizia dell’approvazione del disegno di legge per il varo della Banca del Sud, il Capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, Carlo Lamura, dichiara: “Esprimo viva soddisfazione per il varo della Banca del Mezzogiorno, voluta forteme...
LAMURA (CAPOGRUPPO PDL) “Il Comune non paga: le scuole rischiano di tagliare il servizio mensa. ”
Neanche la scuola si sottrae alla politica economica scellerata e agli sperperi del centro-sinistra. Così esordisce Lamura, capogruppo della Pdl, nel commentare la delicata situazione in cui versano alcune scuole della II e della III municipalità. Il...
Lamura, capogruppo Pdl: “La soppressione delle fermate dei treni eurostar presso le stazioni di Mergellina e Campi Flegrei: un grave danno alla città.”
La decisione presa dai vertici di Trenitalia di eliminare quattro coppie di eurostar, sei della linea Roma Reggio Calabria e due della linea Roma Taranto dalle fermate di Napoli - Mergellina e Napoli - Campi Flegrei, ha sortito esclusivamente lo sco...
IL PDL CHIEDE AL SINDACO DI FARE UN PASSO INDIETRO: LA FONDAZIONE È UNA MACCHINA TROPPO FARRAGINOSA E POCO TRASPARENTE
Lamura(Pdl): Senza il Governo al Forum delle Culture mancano 150 milioni
Il rischio di perdere il Forum, però, c’è, osserva il capogruppo consiliare Pdl, Carlo Lamura,che ieri ha convocato una conferenza per spiegare la propria posizione: "Noi abbiamo sempre parlato di scarsa trasparenza e farraginosità di una fondazio...
LAMURA (AN): “ ANCORA TAGLI IN FINANZIARIA: SOTTRATTI A “SVILUPPO ITALIA” I FONDI PER L’AUTOIMPIEGO E L’AUTO IMPRENDITORIALITA’ DESTINATI AI GIOVANI MERIDIONALI”.
Il consigliere comunale di A.N. Carlo Lamura, componente della Commissione Attività Produttive del Consiglio Comunale di Napoli, ha reso la seguente dichiarazione:
“Sono fortemente preoccupato per i tagli scellerati imposti con la Legge finanziaria alle agevolazioni per le attività produttive nelle aree depresse (ex art.61 L.289/2002 per gli anni 2006-2009) relativamente ai programmi di incentivi a favore dell’autoimprenditorialità e dell’autoimpiego gestito da Sviluppo Italia con un fondo di oltre 350.000.000,00 (trecenocinquantamilioni) di euro, riservato ai giovani residenti nelle regioni meridionali, interessati alla creazione di nuove iniziative imprenditoriali nel campo turistico, alberghiero, della ristorazione dei servizi e del terziario avanzato. Il venir meno di tali risorse, appositamente individuate dal Governo Berlusconi e deliberate dal CIPE nel marzo 2006, con l’affidamento diretto a Sviluppo Italia, - continua Lamura - comprime ancor più l’economia delle regioni del Sud d’Italia, cancellando definitivamente misure di agevolazioni e finanziamento fondamentali, che sono deputate ad orientare ed incoraggiare i giovani nella creazione di nuove attività economiche e produttive. Solo a Napoli e in Campania – aggiunge Lamura – sono state già respinte oltre l’80% delle pratiche presentate a Sviluppo Italia nel corso degli ultimi sei mesi, in previsione dei tagli disposti dal Governo Prodi e le aspettative per il nuovo anno sono ancora più catastrofiche e disarmanti per il sistema economico delle regioni meridionali con il concretizzarsi dei tagli di 350.000.000,00 d’euro previsti in Finanziaria. La città di Napoli in questo momento è la realtà più penalizzata del mezzogiorno, - aggiunge Lamura - tenendo conto che negli ultimi due anni oltre duecento nuove aziende sono sorte grazie a questa innovativa e alternativa opportunità di lavoro posta in essere da Sviluppo Italia. Chiederò personalmente al Sindaco Iervolino - conclude Lamura - di sostenere un apposito ordine del giorno che presenterò nel consiglio comunale di Napoli convocato per il prossimo 18 dicembre, per sollecitare il Governo nazionale ad individuare da subito risorse alternative per rifinanziare le misure per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità affidate a Sviluppo Italia, perché esse rappresentano, al contrario, una concreta ed efficace opportunità d’inserimento nel mondo del lavoro per i giovani napoletani e campani”.